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PEC - Posta Elettronica Certificata

La Posta Elettronica Certificate è una realtà tutta italiana e come spesso accade, è una realtà più ambigua che concreta.

Inizialmente la normativa italiana aveva previsto l'obbligatorietà di una casella di posta elettronica certificata per tutti i soggetti, pubblici e privati che per loro vocazione istituzionale o per appertenere ad ordini professionali, fossero in qualche maniera venuti in contatti con la Pubblica Amminsitrazione.

Il sistema, nei desiderata del Parlamento e della prima stesura delle leggi in materia voleva un meccanismo di certificazione della posta assolutamente perverso e distante da qualunque regola informativa degna di questo nome.

E la perversione era evidente a chiunque possedesse anche solo un minimo di conoscenza informativa dei sistemi di posta elettronica.

Intanto, infatti, non c'era alcuna relazione tra la certificazione dell'invio e della ricezione della mail ed il suo contenuto: autentica aberrazione informatica visto che, in fin dei conti, l'obiettivo della tecnologia è quello di facilitare la vita dell'uomo e che pertanto fatto il passo verso la certificazione non c'era e non c'e' alcuna ragione per non certificare il contenuto oltreché il semplice passaggio dell'email.

E poi perché, contrariamente a qualunque regola imposta dalla Comunità Europea, l'Italia aveva autonomamente dettato una serie di regole per la Certificazione che non avevano nulla di tecnologicamente valido e avrebbero finito per generare un traffico di dati abnorme rispetto ai fini della legge stessa.

Fortunatamente, la Legge 28 gennaio 2009, n. 2 di "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale" ci ha messo la classica "pezza".

E' sparita, infatti, la rigida dicitura iniziale ed il testo della norma ora consente l'utilizzo di analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrita' del contenuto delle stesse, garantendo l'interoperabilita' con analoghi sistemi internazionali.

La "notte" della conversione ha portato il più classico dei "consigli".

Spariscono, fortunatamente, le rigide regole tutte italiane e tecnologicamente insulse della Posta Elettronica Certificata e si aprono le porte a sistemi internazionalmente condivisi e che, soprattutto, tengano in debita considerazione anche il contenuto delle email.

L'ambiguità però rimane tutta, poiché, in verità non esiste alcun sistema "internazionalmente" condiviso per certificare l'invio e la ricezione e la congruità dei messagi di posta elettronica.

Ed in questo contesto, allora, stabilire se il proprio sistema di posta abbia o meno i requisiti richiesti dalla normativa rimane una grande incognita.

Chi scrive ha sviluppato un sistema di certificazione della posta elettronica sulla scorta della seguente logica:

  1. il server di invio riceve di posta certificata, quando intercetta un messaggio da "validare" lo blocca e ne fa una copia locale
  2. l'invio originale viene interrotto definitivamente
  3. al destinatario (o ai destinatari) viene inviato un messaggio contenente i passi necessari per visualizzare il messaggio interrotto, protetto da password
  4. al mittente viene indicato che il messaggio è stato preso in carico e viene comunicato l'indirizzo di una interfaccia web attraverso la quale visualizzare lo stato delle consegne e delle visualizzazioni
  5. il tutto viene mantenuto in memoria per un tempo superiore a 30 mesi

A noi pare che un sistema del genere, piu' semplice e meno "logorroico" delle linee guida volute dal CNIPA in tema di PEC sia piu' che sufficiente a garantire la certificazione del passaggio della mail e, introducendo un punto di concentrazione dei messaggi, terzo ed indipendente rispetto agli interessi di mittente e destinatario,  permette anche di garantire la certificazione del contenuto oltreché del contenitore.

Chiunque volesse utilizzare un sistema del genere puo' prendere contatti direttamente con lo studio e concordare le modalità.

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